126 LIBRO XXIV, CAPO XXXIX. le suore cappuccine ; e quello de’ santi Rocco e Margherita, cui colla sua chiesa fu restituito di fresco a culto ed appartiene a pio conservatorio femminile, aperto dalla pietà del benemerito e zelante sacerdote Pietro Ciliotta. Delle chiese poi degli enumerati conventi sussistono tuttavia e sono uffiziate soltanto quella di sant’ Andrea, che serve a succursale della parrocchia di san Nicola da Tolentino ; quella di santa Lucia, e quella di santa Maria dei miracoli. Le altre furono tulle o demolite o cangiate ad usi profani. CAPO XXXIX. Ospitali, luoghi pii e confraternite. La pietà dei veneziani e la compassionevole misericordia verso i loro simili splendè luminosamente in questi due secoli XIV e XV, per le moltiplici fondazioni in essi avvenute di ospitali, di luoghi pii e di confraternite : dei quali emmi duopo esporre adesso compendiosamente la serie. Primo di tutti ci si presenta infatti 1’ ospitale, o, come adesso lo si nomina, 1’ ospizio della Misericordia, destinato ad accogliervi povere donne. Esso è situato, e sino al giorno d’oggi vi sussiste, accanto alla chiesa e priorato abaziale di santa Maria della Misericordia. Ne fu benefico fondatore Jacopo Moro, il quale se ne riservò il patronato e lo trasmise altresi alla sua nobile famiglia ; e questa sino al presente lo possede e lo esercita, sull’ospizio egualmente che sulla chiesa e sul priorato. Perciò essa, liberamente ed indipendentemente da chicchessia, ne nomina l'abate e ne accoglie a ricovero le povere donne, che vi dimorano. Accanto alla sagrestia della chiesa parrocchiale di santa Margherita fu piantato, di episcopale assenso, nell’ anno 1550, un angusto romitaggio, o pio luogo di ricovero, in cui, per convenzione stabilita col pievano e col capitolo, si elesse di vivere in perpetua clausura una pia donna nominata Bisina, della classe di quelle, che