ANNO 1473. 341 Questo subito disastro non preveduto fece cangiar di umore i soldati di lui, i quali avviliti ed impauriti lo costrinsero a retrocedere e ritirarsi. CAPO VII. Affari di Cipro. La flotta veneziana, propensa a sostenere i movimenti del re di Persia, ricevette inaspettata notizia della morte di Jacopo Lu-signano, re di Cipro e marito di Caterina Ccrnaro, di cui altrove lio parlato (1). La vedova aveva dato testé alla luce un bambino, cui volevasi riputare 1’ erede al trono, mentre per lo contrario il partito, che favoriva Carlotta Lusignano, non lo voleva riconoscere. Alcuni cipriotti maneggiavano invece un matrimonio tra la figliuola spuria di Jacopo ed uno de’ figli del re Ferdinando di Napoli. Per questo motivo avevano mandato a Napoli-l’arcivescovo di Cipro, ed il re Ferdinando favorevole al progetto, lo aveva fatto ricondurre alla sua residenza, accompagnato da due galere, con ordine, che queste rimanessero d’ appresso a quell’ isola, per secondare i movimenti e le novità. All’ avviso delle turbolenze insorte, il generale supremo della flotta veneziana aveva fatfb intendere alla regina, per mezzo dei sopracomiti dalmati Coriolano Cepione e Pietro Tolmerio, che, se il bisogno lo avesse suggerito, tutte le forze navali della repubblica sarebbe stale pronte alla difesa di lei. Poco dopo, nuovi avvisi giunsero alla flotta, circa i tumulti e i disordini di quell’isola, vieppiù sempre crescenti, e per cui molti deJ primari s’erano ribellati apertamente alja regina : s’ erano fatti padroni di molte fortezze, avevano ucciso Andrea Cornaro zio di Caterina, avevano rapita la (i) Ved. indietro nella pag. 297 c seg.