anno 1ìj82. 445 portato a Venezia il corpo di quel beato dal veneziano Nicolò Quirini, il quale deposilollo ben tosto nella chiesa di santa Maria Gloriosa de’ Frari, nella cappella di sua famiglia, intitolata appunto a san Gerolamo. Anzi la si diceva di san Gerolamo d’ oro, a cagione delle statua di legno dorata, che vi si venerava. Morto, il dì 30 giugno 1572, il pio patriarca di Grado, Francesco Quirini, con universale opinione di santità, ne furono deposle le venerabili spoglie accanto a quelle del beato martire fra Gentile, su quell’altare medesimo, in quella cappella, appunto perchè della famiglia Quirini. E queste incontrastabili notizie ci mostrano altresì la cagione, per cui le spoglie del beato Gentile siano state collocale, piuttosto-ché altrove, in cotesta cappella. Un Quirini le aveva portate a Venezia : era dunque ben naturale, che volendole esporre alla pubblica venerazione le collocasse nella cappella di sua proprietà. A quell’altare poi e a quella cappella fu cangialo più tardi, nè saprei dire in qual tempo, il titolo antico di san Gerolamo dJ oro ; rimanendo sempre per altro di proprietà dei Quirini : furono denominali allora di san Francesco di Paola, probabilmente perchè la famiglia ne rinnovò 1’ altare eh’ era di legno, ed un altro similmente di legno ne sostituì. Allora alcune delle reliquie del bealo Gentile; non tulle le ossa, siccome fa credere I’ Acquacotta; furono poste in due cassette, ma il più del corpo rimase in quell’ altare, insieme col corpo del beato patriarca di Grado. Ed in quel-1’altare esistè sino all’anno 1816, in cui l’altare di legno vi fu rimosso ed un altro di marmo ne fu sostituito, intitolato al transito di san Giuseppe sposo di Maria santissima. I due corpi quindi furono deposti nel 1821 addì 20 dicembre sotto la mensa dell’altare medesimo, e ad attestarne 1’ esistenza fu scolpita nella base del parapetto dell’ altare l’iscrizione: SVB. HAC. ARA. QVIESCVNT. CORPORA BB. FRANCIS« : QVIRINI. PATR. GRAD. C. AC. GENTIMS. A. MATELICA. M. ORD. MIN.