i.Sa puro e fragrante doveva crescere e maturare solo pegli orti della mistica Sionne. A lato della regia fanciulla, è una monaca con le mani giunte e gli occhi rivolti al cielo con tanta effusione di pietà e tenerezza che ben al pio atto più ancora che alla somiglianza delle fattezze in lei si riconosce la madre che a Dio presenta e indirizza la innocenza della santa figliuola eli’ ella nasconde nel chiostro alle insidie del mondo, da cui ella stessa quivi un anno prima, come narrali le storie, avea riparalo. Fanno corona al principale soggetto altre monachelle in atteggiamenti tutte diversi, quale al veron del convento, quale scendente le scale, quale in piè ritta presso la madre. Tiene il pastorale del santo vecchio un diacono giovinetto, bellissimo carattere di volto, al quale una molle lanugine che gl’infiora appena il mento, i rossi capegli che gli cadono distesi sul fronte danno non so qual aria di singolare espressione. Altre due figure in ricco manto stanno in ginocchio una a destra colle schiene rivolte, l’altra a sinistra in bellissimo scorto, e molto significativa nella sembianza. La forma della composizione è quale la richieggono i critici più severi largamente piramidale, ed oltre le divisate bellezze in essa pure si notano la perfetta imitazione e il sottile lavoro