ANNO 1476. 355 Andrea Vendramin era il nuovo doge proposto; ma, perchè non apparteneva all'antica nobiltà primaria della nazione, e vi era stala aggregata la sua famiglia un solo secolo addietro, in occasione della guerra di Chioggia (1) ; perciò Filippo Tron fece opposizione alla nomina di lui. Tutlavolta il partito maggiore la vinse, ed egli rimase confermato nella ducale dignità. « Era procuratore di » san Marco, dice il Sanudo, d’ età d’ anni 76, ricco di 160,000 » ducati* uomo largo c liberale, e avea grandi parentadi. Avea Ire » figliuoli, il primo Bartolomeo, eh’ era in esilio di Venezia per » omicidio; gli altri Alessandro maritato nella figliuola del quon- • dam ser Simeone Morosini, e Paolo maritato nella figliuola di » ser Marco Cornaro, il cavaliere. Bartolomeo fu bandito, perchè » con una freccia a caso uccise un uffiziale di barche. Ebbe un » altro figliuolo chiamato Nicolò, il qual era il maggiore di tutti, » ed era morto, del quale rimase un figliuolo, chiamato Daniele. » Bartolomeo stava a Latisana, eh’ era sua. Ebbe se’.te figliuole • maritate, la prima in ser Alessandro Diedo, quondam sor Arito-» nio procuratore, una in ser Zaccaria Barbaro, il cavaliere, il » quale al presente è capitano a Verona, una in ser Girolamo Mo-» rosini, che morì provveditore in armata, una in ser Nicolò Do- • nato dalla Beccaria, una in ser Michele Valier quondam ser Ot-» taviano, una in ser Giovanni Contarmi quondam ser Andrea da » san Barnaba, detto Fava, e una in ser Andrea Contarmi da san » Moisè, chiamato Buontempo, alle quali diede gran dote di du-» cati 5000 fino a 7000 per una. Costui fu grosso mercatante. » Egli solo faceva il carico di una galera grossa e mezza al viag-^ » "io d’ Alessandria insieme con ser Luca suo fratello. » CJ Ma da queste particolari e domestiche notizie del nuovo doge, non indarno conservateci dal diligente cronista contemporaneo, si faccia ritorno agli avvenimenti, che formano i] progresso della nostra storia. (i) Ved. nella pag. 194» del voi. preced.