anno 1454. 205 quelle celle, cioè, o quelle case che sono state stabilite a soggiorno dei singoli beneficiati. 16, sulla Celebrazione delle Messe e sul modo di celebrare i divini uffizi; tanto per ciò, che riguarda al rito, quanto per ciò che ne riguarda la compostezza personale, la decenza, il raccoglimento, il silenzio. 17, sul modo di dividere le offerte e gli altri emolumenti, che appartengono al clero sì per la amministrazione dei sacramenti e sì per qualsivoglia altra ragione : argomento meritevole di particolare attenzione per le varie discipline antiche, le quali oggidì sono trascurate e abolite. / 18, sulle Decime, e sul modo di farne la divisione e la distribuzione : del che mi venne occasione di parlare distesamente altra volta (1) ; qui per altro se ne vede stabilmente determinata la pratica. 19, sulle cose della Chiesa da non doversi alienare, sui mutui e sui contratti illeciti da non farsi ; decretando gravi pene contro i disobbedienti. 20, sulle riparazioni da doversi fare alle chiese, acciocché per la troppa vecchiezza non abbiano a crollare diroccate. 21, sulle parrocchie e sulla correzione deU’eslimo, per poterne quindi equilibrare con giustizia le contribuzioni e le spese. 22, sul non doversi unire i luoghi monastici alle chiese secolari, e sulla importanza di erigere ospitali. 23, sulla immunità ecclesiastica locale e personale, sì circa il foro e sì circa le altre cose. 24, sul non doversi introdurre veruna novità nella diocesi, in tempo della sede vacante. 25, contro coloro, e che violano ed istigano altrui a violare gl’ interdetti ecclesiastici, e che ammettono ai divini misteri le monache refrattarie e gli scomunicati. (0 Nel cap. XV del lib. XIV; pag. 219 del voi. IV.