570 LIBRO XX1Y, CAPO XXIII. CAPO XXIII. Progetti del Senato sopra il regno di Cipro. Nel mezzo di tutte queste vicende il senato non perdeva mai d’ occhio gl’ interessi dell’ isola c del regno di Cipro, la cui tranquillila, a vero dire, non era più stata turbata dappoiché s’ erano strappati di colà i figliuoli bastardi del re Jacopo. Le mire del senato erano di tutelare i diritti della regina vedova e di assicurarne la corona; perché, essendo ella figlia adottiva della repubblica, la repubblica ne diventava l’erede presuntiva, e quindi proteggendo le ragioni di Caterina, proteggeva e sosteneva le sue. Perciò fu progettato di scegliere cento nobili veneziani, i quali andassero ad abilare in Cipro colle loro famiglie e vi si stabilissero nelle varie città di quell’ isola ; che a ciascheduno di essi I’ erario regio pagasse trecento ducali all’anno, metà in contami e metà in derrate; che chiunque volesse avere terreni, in luogo di questa conlribuzione, ne avesse il diritto e li potesse pretendere a prezzi di stima; che ciascheduno di questi nobili fosse obbligato a mantenere due buoni cavalli da battaglia, uuo per sé e 1’ allro per un servo, abile al servizio militare; che venti di questi nobili dovessero dimorare in Famagosta, venti in Cerines, e il rimanente in INicosia; clic di sei mesi in sci mesi si facesse la rivista degli uomini e dei cavalli; che tulli questi eie loro famiglie fossero subordinali c suggelli ai capi della reggenza di Cipro, e ad ogni loro requisizione fossero pronti a marciare ovunque ne venisse il bisogno; che questi nobili non potessero avere ad credi che i propri figli, escluse dalla successione le figlie, tranne che fossero ma* li tale a nobili veneziani; clic più di quattro per famiglia non potessero essere scelli a questa trasmigrazione. X <3 Il progetto era bellissimo, perchè portava la nobiltà al possesso parziale del regno, per poi diventarne possedilrice, quando