LIBRO XXII. Dal fine della quarta guerra contro il duca di Milano» SINO ALLA DEPOSIZIONE DEL DOGE FRANCESCO FOSCARI. CAPO I. Spedizione dei veneziani contro i turchi. Ricondotta la pace nell’ Italia, i veneziani si videro costretti a rivolgere la loro attenzione all’ Oriente ed a pensare seriamente alla difesa dei loro stati in quelle parti, contro le minacciose scorrerie delle turche squadre, le quali, avendo dilatato di assai le loro conquiste nell’Asia, ed essendo penetrate nell’Europa collo sterminio di moltissimi principali dei greci, erano in istato di tentare imprese maggiori a danno di altre potenze cristiane. 11 sultano Amurat aveva preso in isposa la figlia di Gregorio despota della Servia; ed il suo matrimonio gli aveva fatto nascere nell’ animo il progetto di farsi padrone della sovranità del suo suocero. Nè si trattenne dal tentarne la esecuzione. Intimò ad esso la guerra, e ne strinse di assedio la città di Belgrado. Ma venuti gli ungheresi in ajulo del re di Servia, ne riuscirono vani gli sforzi. Inasprito allora per questa infelice riuscita, portò le sue armi contro gli ungheresi, che ne avevano sostenuto i diritti. Invase 1’ Ungheria con poderoso esercito e ne cercò feroce vendetta. Militava nelle sue schiere Giorgio Ca-striotto, figliuolo di quel Giovanni, polente signore dell’ Albania, a cui 1’ ottomano principe aveva tolto poco prima gli stati : lo aveva rapilo e condotto seco in ostaggio ancora fanciullo, ed avevaio fatto educare nella religione di Maometto ; ed era riuscito così valoroso