2l4 voravano; egli quantunque lontano ha in patria numerosi e caldi amici, i quali, come altamente si maravigliarono di tale avvenimento ch’io non so di qual guisa qualificare, cosi faranno testimonianza della verità di quanto aiTermo e per cui impegno la mia fede. XIX. Oabjì'ìf.tto Iconautomatico del sig. Gibebtmi. La misera storia del conte Ugolino famosa nel mondo pei versi di Dante, fu messa in azione dal sig. Gibertini in quattro gran quadri composti di figure di cera e semoventi. Ai plausi clic al pensiero e al lavoro ne fecero ¡principali giornali di Lombardia, ci gode 1’ animo di poter aggiungere i nostri. Il primo quadro rappresenta Ugolino in una sala del palazzo del popolo in Pisa. Ei legge un dispaccio trasmessogli dall’ arcivescovo Ruggeri ed accompagna del capo quella lettura, levando talora gli occhi di su la pergamena. Uguccione, il figlio maggiore, è in alto di scrivere la risposta, e la mano e gli occhi fanno veramente cenno di scrivere. Anselmuccio logge un libro e a quando a quando stacca il guardo da quella lettura e gira il capo. Nino figlio di Uguccione dorme, imitando il lento mo-