anno Ì437. 95 per rappresaglia si scagliò sulla Ghiera d’ Adda, jie pose a contri-bozione il paese, e poscia'lo abbandonò al saccheggio, Intanto il Piccinino, cui Filippo Visconti, si per sottrarlo dal valore dello Sforza e sì per opporlo ai progressi dell’ esercito veneziana, aveva richiamato in .Lombardia, giunse colle sue truppe colà, dove avvenivano questi fatti. Al suo arrivo, se ne sbigottì cotanto il marchese di Mantova, perciocché lo conosceva espertissimo comandante, che abbandonò intieramente il già concepito piano di battaglia, e si lasciò incalzare sino sotto alle mura di Bergamo, abbandonandone quindi il territorio alla volontà dei nemici. Nè colà pure si credè in sicuro; retrocesse sul bresciano, e tutt’al più diede risolute disposizjoni per salvare la città di Bergamo, cui accinge-vasi il Piccinino ad assediare. Slreiti da sì dolorose angustie, i veneziani spedirono con sollecitudine più corrieri, 1’ uno dopo 1’ altro, a Firenze, per insistere nella loro domanda, ohe si concedesse foro lo Sforza per comandante supremo dell’ esercito : nè per anco i fiorentihi vollero acconsentirvi. Nuove istanze fece allora larepubblica di Venezia, per- * « ché almeno lo si facesse marciare sul territorio parmigiano, CQlla speranza, che cotesla mossa dovesse costringere il Visconti a ritirare le sue truppe dal bergamasco per disporle ad impedire una irruzione delle fioreritine sulla sinistra riva del Po. A questa proposizione acconsentirono i fiorentini, pienamente convinti e della schietta intenzione della repubblica nostra e dell’ estremo bisogno che ne aveva per riparare ai danni recatile dall’ inesperienza militare del signore di Mantova. Ottimo fu 1’ effetto prodotto da questa diversione dell’esercito fiorentino. Lo Sforza infatti, abbandonato l’assedio di Lucca, valicò gli ApennTni : giunse nell’ ottobre vicino a Reggio, e costrinse il Piccinino ad andargli incontro, per impedire la perdita di cotesta citta, cui la casa estense, aveva ceduto, già un secolo addietro, ai Visconti. Filippo scrisse al marchese di-Ferrara amare lagnanze, perchè, in onta della promessa neutralità* aveva permesso il passaggio