406 LIBRO XXIV, CAPO XXXVJII. siccome osserva il dolio Flaminio Cornaro, che ne fosse molto debole la costruzione, perciocché, nel 1399, fu necessario rifabbricare sì la chiesa che il monastero : la cjual cosa è accertata da un decreto del Maggior consiglio, il quale addì 11 novembre del dello anno, assegnò del pubblico erario • duecento ducali d oro per la » ristaurazione della chiesa di san Cristoforo di Venezia, che per » la maggior parte cadeva. » Dopo la fondazione dei suindicati, avvenne in questo medesimo secolo, e precisamente nell’ anno 1393, la fondazione del monastero di san Sebasliano, per la congregazione de" così detti ge-rolimini, istituita dal bealo Pietro da Pisa. Venne in Venezia a piantarla, in compagnia di alcuni suoi compagni, il frale Angelo di Corsica, terziario francescano da prima, e seguace poscia del bealo Pietro summentovato. Ottennero questi religiosi una casa nella parrocchia dell’Angelo Raffaele, ed ebbero dal governo molli privi-legii. Ne fu primo priore fra Arcangelo da Gubbio. Non ebbero da principio che un piccolo oratorio per attendere alle loro pie uffiziature; soltanto nel 1455 fu loro concesso di fabbricare la chiesa di san Sebastiano: e quesla giunse al suo compimento nel 1468. Al monastero di san Giorgio in Alga, mentovalo testé, avvenne in sul principio del secolo XV una essenziale trasmutazione, per cui dall’essere abitato da eremiti agostiniani passò a diventare soggiorno di canonici secolari. Infatti, costituitone priore commendatario Lodovico Barbo, ed avendo deliberato di abbracciare vite claustrale i due nobili veneziani Antonio Corraro e Gabriele Con-dulmero, li chiamò a sé il detto priore, e li consigliò a dimorare in questo suo chiostro. Eglino vi si recarono con altri olio compagni, tra i quali era Marin Quirini zio di Lorenzo Giustiniani, che fu di poi patriarca di Venezia. Lorenzo, animato dalle virtù di quei fervorosi giovani, vi si aggregò similmente. Poscia di altri sette giovani crebbe la claustrale famiglia, a cui per le istanze del Barbo concesse il papa Bonifacio IX il titolo di canonici secolari. Vi fu