Arino 1437. . 95 a quelle dei fiorentini, oravisi recato per impedire a quelli le operazioni di assedio. 1 veneziani dal canto loro avevano formato con somma diligenza un numeroso esercito, pér cui molestare il Visconti nella Lombardia, nel mentre che i -fiorentini Io molestavano sul lucchese. Nelle quali disposizioni avvenne, che tra ¡ fiorentini e i veneziani nascesse alcun poco di gelosia e di sospetto per la scelta del comandante generale. I veneziani avrebbero desiderato di affidare il supremo comando delle loro truppe a Francesco Sforza : perciò lo chiesero alla comunità di Firenze, esponendo, eh’ egli sarebbe stato più vantaggioso agl’ interessi della, lega comandando alle truppe nella Lombardia, piultostochè nella Toscana; tanto più, eh’ egli nella Lombardia sarebbe stato meglio a proposito per impedire al Visconti di mandare soldati alla difesa di Lucca. In questa domanda dei veneziani parve ai fiorentini di vedere un secreto maneggio, per cui porre loro ostacolo alla conquista di quella città, che ne avrebbe dilatato alquanto il dominio, e avrebbè forse potuto far ombra alla politica della repubblica di Venezia, a cui non piaceva ingrandita soverchiamente la possanza degli altri stati d’Italia. Perciò la comunità di Firenze ricettò la domanda dei veneziani : lo c3 Sforza stesso vi aggiunse a miglior fondamento di un tale rifiuto, non voler lui direttamente portare la guerra contro il duca di Milano, il quale aveagli promesso una sua figlia in isposa. Dispiacque al senato di Venezia la poca condiscendenza della comunità fiorentina ; e sì fattamente, che ne rimase alterata la scambievole confidenza, e poco dopo ne fu persino sciolta I’ alleanza. Sostituì quindi allo Sforza il marchese di Mantova, e Io fece generale delle sue truppe; lo stimava bensì per lo zelo mostrato nella guerra di Brescia, ma lo conosceva d’ altronde inferiore di mollo allo Sforza quanto ai militari talenti. Coll' apparire della primavera del 1437, vennero alle mani i due eserciti, che si contrastavano il possesso di Lucca. Ma non accaddero che scontri di poca rilevanza, or vantaggiosi all' uno èd