24 LIBRO XXI, CAPO VII. Antonio Conlarini procuratore, Marco da Molin, il maggiore, Marco Memo, il maggiore, Scipione Buono, il maggiore, Giacomo Gabrie, il maggiore, Faustino Miani, il maggiore, Nicolò Bernardo qu: Francesco, Benedetto Emo, il maggiore, Lodovico Storlado, il maggiore. Bertuccio Falier, il maggiore, che non si trovava in Pregadi, Zanotto Calbo, il maggiore, il quale non potè essere approvalo, perchè Marco Tiepolo lo escluse, Michel Duodo, il maggiore, Bernardo di Mezzo, il maggiore, Gerolamo da Canal, il maggiore, Marin Soranzo qu : Nicolò, Omobuono Grilli, il maggiore. E poiché in questi venli non poterono aver luogo i tre suindicati, Cornaro, Falier e Calbo, perciò il consiglio stesso, addi IO aprile, ne scelse altri tre in loro vece; i quali furono : Lorenzo Dona, il maggiore, Giovanni Priuli, qu: Costantino Tommaso Micato, il maggiore. Nel medesimo giorno 28 marzo fu decretato, che la deliberazione presa, sotto pena degli averi e della vita, s’ abbia a tenere secreta, e che il consiglio de’ Pregadi, cosa insolita e senza esempio, debba rimanere adunato, finché non sia esaurita intieramente la materia, di cui si ha da trattare (I). Insorse persino il dubbio (1) Questa seconda deliberazione trovasi registrata in seguito alla precedente, colle parole, che qui trascrivo : Die XXVIII marcii. Dominus Dux et consiliarii omnes. Quod consilium rogatorum licentietur, sed mandetur omnibus sub poena liaveris