216 LIBRO XXII, CAPO XVIII. potuto scusarsi con la vecchiezza ; niente di meno sazio non era però con quel poco di vita che gli restava di giovare alla patria : onde con allegra faccia subitamente alla presenza del principe e consiglieri accettò e così disse : « Se la mia prima gioventù ha » cominciato col sangue, secondo le pedate dei miei maggiori già » trapassati, a servir questo dominio, è ben onesto e ragionevole, » che ancora questi miei ultimi anni non li nieghi, ma come suo » obbedientissimo fiolo cortesemente li doni, sicché non ricuserò » mai di far quanto da voi mi sarà commesso che io faccia. » Fu allora saviamente dal doge risposo, confortandolo andar di buon animo, essendo benissimo noto il suo valore e la di lui prudenza, onde credeva, anzi teneva per certo, che in questa guerra più avrebbe potuto il consiglio ed il giudizio suo, che 1’ armi c forze del nemico, e che essendo tanto astretti dalla necessità non potevasi certamente dar questo carico ad altro uomo, in cui si potesse confidare e che più alla sua patria fosse grato di lui. Onde per dar questa esecuzione a quanto era deliberato se gli provvide di denaro, gente, viltuaria, munizioni ed altre cose necessarie allarmata, concedendogli soltanto tre giorni di tempo alla partenza. Preparandosi adunque Pietro Loredan per partirsi con quella diligenza che poteva maggiore e con quella prestezza, che il bisogno richiedeva, avvenne, che essendo le ciurme e i soldati alla Camera dell’Armar, dove si pagavano le truppe giusta 1’ usanza, si fosse sparsa voce, come il capitan generale Galtamelata aveva fugati gli eserciti del duca, saccheggiali tulli li carriaggi, fatti molti prigioni e ultimamente preso anche Brcscia. Questa inaspettata nuova fece salire in tanta allegrezza tutta la città, che da questa ne derivò poi una sfrenata licenza; poiché grandissimo strepito fu cominciato dal saccheggiarsi i panattieri eli’ erano sulla piazza, al che volendosi opporre ser Zuanne Contarini, uno dei signori sopra 1’ Armar, fu ammazzato, e insieme ser Maria Amigo, capitano delli signori di notte ; e già si correva alle case e alle botteghe, e vi furono ancora di quelli, essendo la piazza più piena di armati, che superarono