138 LIBRO XXI, CAPO XXXII. suoi discendenti, nel 1404, fu concesso 1’ onore della nobiltà veneziana. Di qua ebbe principio una strettissima amicizia tra la nostra repubblica e quella ravennate famiglia ; e sì, che vedendosi Obiz-zo nella impossibilità di resistere e di difendersi in mezzo alle rivoltose inquietudini, che agitavano la Romagna per lo scisma dei tre contemporanei pontefici Gregorio XII, Benedetto XIII e Giovanni XXIII, lasciò Ravenna e cercossi asilo in Venezia, della cui repubblica era diventato figliuolo, per la recente sua aggregazione alla nobiltà di lei. Ciò avvenne, siccome narrano gli stessi storici ravennati (1), nell’ anno 1413, e fu allora, che Obizzo ne implorò la protezione per mezzo di supplice lettera, diretta al doge Tommaso Mocenigo, e dai suddetti storici altresì conservataci. Ed ecco 1’ epoca vera e precisa, in cui entrarono i veneziani a prender parte negli affari dei da Polenta: ed in tal tempo appunto la repubblica di Venezia incominciò a mandare a Ravenna un podestà, eletto dal maggior Consiglio, a governare di concerto col da Polenta, quasi consociati entrambi nella sovranità. Ne fu il primo un Giovanni Cocco : e tuttociò non solo è narrato dagli scrittori dì Ravenna, ma inoltre conservasi registrato nei libri contemporanei della cancelleria ducale (2), da cui raccogliesi inoltre, avere i veneziani successivamente mandato anche negli anni appresso i loro podestà. Quest’ alleanza dei polentani colla repubblica di Venezia fu, nel 1424, cagione della salute di Ravenna contro le armi del duca di Milano, il quale non potè nuocerle in guisa veruna ; fu costretto anzi a far girare altrove le sue genti. Obizzo morì nel 1430, e nel suo testamento lasciò al suo figliuolo Ostasio la signoria di quella città ; ma ne stabilì commissaria, od esecutrice testamentaria, la repubblica di Venezia, la cui alleanza ed amicizia caldamente gli raccomandò. Questa continuò a mandarvi sempre i suoi podestà, dei quali ad uno ad uno fanno menzione gli storici : e quando nel 1434 (i) Rossi, Hist. Rav., lih. VII. (3) Net lib, Leona.