206 LIBRO XXII, CAPO XVII. 26, chi possa invitare ed ammettere alla celebrazione dei sacri riti gli ecclesiastici stranieri. 27, sui Tempi delle sacre ordinazioni. 28, sulle Sepolture ecclesiastiche. 29, sui Regolari. 50, sui Censi e sulle estorsioni delle collette. 31, sui Sacramenti ecclesiastici. 52, sugli Sponsali. 55, sulla Simonia. 54, sui Balestrieri. 35,.sui Sortilegii. 36, sulle Indulgenze, e sulle pene, e sulle dispense, e sulle assoluzioni. 57, sulle Penitenze. 58, sugli Apostati. 59, sulla Sentenza di scomunica. 40, sui Sacrilegii (1). Colla promulgazione di leggi e discipline sì giudiziose ed utili, ottenne ben presto la riforma e la retta disciplina del suo clero, guadagnandosi gli animi di ognuno colla sua somma dolcezza ed affabilità; sebbene non tralasciasse d’altronde, quando l’argomento csigevalo, di usare la dovuta severità. La sua larghezza nel far limosine fu senza limiti : le rendite del vescovato erano più dei poveri, che di lui. Nell’-amministrarle però, si astenne dall’ ascoltare le voci della carne e del sangue. Nè qui mi posso astenere dal commemorare, com’ essendogli stato raccomandato da parte di suo fratello Leonardo un bisognoso, (i) Questo sinodico fu stampato in se- un codice membranaceo, scritto ai giorni guito alle opere del santo vescovo e nella del medesimo Giustiniano, esistente nella raccolta altresì dei concilii, pubblicata dal nostra biblioteca di san Marco ( cod. CV Mansi. L’ho pubblicato anch’io nel VI della clas. IV de' lat.) interessante per ■voi. della mia Storia della Chiesa di Ve- le molte diversità, che vi si scorgono al nezia, dalla pag. 166 ecc. e l’ho copiato da rimpetto delle due suindicate edizioni.