anno 1482. — 403 città, ma indarno. Finalmente, dopo lunghe e sempre inutili ricerche, se ne trovarono alquante neH'orlo de’ frati conventuali a santa Maria gloriosa dei Frari. Ne guslb appena il procuratore Lion, e tosto, siccome affermano concordemente gli scrittori e le cronache, ricuperò Ja perduta salute. Riconoscente per 1’ ottenuto favore, fec’ egli rizzare, sull’angolo dell’orlo, ov’erano stale trovate quelle salutifere laltuche, una chiesa intitolala al santo vescovo Nicolò ; ed in seguito vi aggiunse altresì alcune fabbriche ad abitazione di pochi frati, ed assoggettò il conventino e la chiesa al giuspatronato perpetuo dei procuratori di san Marco ile'Ultra. Ciò avveniva nel-1’ anno 1352: e nell’ anno seguente, trovandosi in Avignone, ambasciatore della repubblica presso il papa Innocenzo VI, ed ivi venuto a morte, assegnò, per testamentaria disposizione del dì 13 febbraro, quel convento e quella chiesa ai frali fancescani conventuali. Ed ecco perché e questa e quello prendessero il nome di san Nicoletto dei frari, e di san Nicoletto della Lattuga. Un secondo convento ebbero i frali serviti, venlidue anni dopo l’erezione del suindicato : ne fu il fondatore nell’ isola di Spina lunga, delta oggidì della Giudecca, Marsilio da Carrara, quasi in religioso tributo del favore concessogli dalla repubblica di essere slato rimesso nel paterno dominio della città di Padova. Nell’anno adunque 1338, ordinò con suo testamento, che il convento e la chiesa vi si erigessero, capaci per venlidue frali almeno, che portassero il titolo della santa vergine Maria, che fossero deli’ ordine suindicato de' Servi, e che ne appartenesse perpetuamente il gius-patronato al doge, ai suoi consiglieri ed ai procuratori di san Marco. Se ne incominciò quindi in quell’ anno stesso la fabbrica, la quale fu compiuta nel 1343 : ed allora ne prese il possesso, in nome dell’ ordine de’ serviti, il frate Lamberto Malascolli, che n’ era il procuratore, che ne fu il primo priore. La chiesa ebbe il titolo di santa Maria novella ; ma poiché era stala piantala dove prima sorgeva un oratorio intitolato a san Jacopo apostolo, perciò fu pivi comunemente denominata di san Giacomo della Givdccca.