.34 PS. M’abboni per un trimestre, si fidi, o non si fidi. XXXII. Necrologia di Teresa dai fiori. Ahimè! cadono le città, cadono i regni; queste moli superbe medesime, meraviglia ed invidia dello straniero, gloria ed orgoglio dei padri nostri e di noi, elle pure cadranno, saranno volte un giorno sossopra; scenderanno dall’alto del secolare lor seggio i mori dell’ orologio, discenderà s. Teodoro e con esso sotto i suoi piedi il delfino dalla loro colonna ; tutte quelle belle opere spariranno, e già il sig. Valéry nei suoi Vojrages historìe/ues, che qui furono pure profetici, ne assegna perfino l’ora e il momento; e dà loro sessanta anni ancora di vita, non più; ma ahimè! il sig. Valery ha forse ragione; la gran catastrofe già comincia, una delle patrie nostre meraviglie è già spenta : Teresa dai fiori è morta. Povera Teresa! La Piazza ha in essa perduto il suo più bello e vivente ornamento, la sua Oreade custode, la sua Egeria, il suo Giano in gonnella e cappello, che rac-cogtlea da tutti i passeggieri il pedaggio! Ella s’è scompagnata per sempre dall’amoroso suo