ANNO 1449. 171 C A P 0 • IX. Acquisto della città di Crema alla repubblica nostra. Nel mentre che i milanesi maneggiavano questo trattato di pace coi veneziani, Andrea Dandolo, provveditore di campo, condusse le sue truppe, in sul principio dell’anno 1449, sotto le mura di Crema, colla deliberazione di volersene impadronire. Nè la sua deliberazione riuscì inefficace : imperciocché, strettala per più mesi vigorosamente di assedio, gli stessi cremaschi risolsero di rendersi alle armi della repubblica. Scelsero perciò sei ambasciatori, e li mandarono al campo veneziano ; i quali offrirono al Dandolo, in nome dei loro concittadini, le chiavi della città. Egli vi entrò il giorno 16 settembre; vi si trattenne alquanto di tempo, e poscia alla sua partenza ne lasciò provvisoriamente podestà Giovanni Mar-tinengo, bresciano. La signoria, avuto T avviso di questa nuova conquista, mandovvi a governarla, col titolo di provveditore, Or-sato Giustiniani, a cui diede ordine altresì di regolarvi e stabilirvi eziandio il sistema dell’ interna polizia civile, proporzionato ai bisogni della città ed all’ indole del suo precedente governo. Le proposizioni intanto della pace coi milanesi andavano vie più sempre a riuscire di persuasione del senato, il quale deliberò alfine di acconsentirvi, tuttoché lo Sforza, il quale unicamente aveva in animo la sovranità di Milano, vi si opponesse costantemente e ricusasse di sciogliere l’assedio strettissimo, con cui l’angustiava.