LIBRO XXIII. Dalla deposizione del doge Francesco Foscari, sino alla GUERRA CONTRO I TURCHI NEL NeGROPONTE. CAPO I. Del doge Pasquale Malipiero. Avvenuta la deposizione del doge Francesco Foscari, il maggior Consiglio elesse, secondo il solito, i cinque correttori della promissione dùcale, le cui correzioni in questa circostanza furono di poca importanza : esse trovansi registrate nel libro Regina della Cancelleria ducale. Furono quindi nominali, sulle forme e nei modi consueti, gli elettori del nuovo doge, i quali elessero, come s'è veduto nel libro precedente, Pasquale Malipiero. L’elezione sua fu il dì 50 (non già il 31 come scrisse il Laugier ) del mese di ottobre : e sotto cotesto giorno se ne trova il registro nel suindicato libro Regina. Egli aveva esercitato i primarii uffìzii della repubblica, ed era attualmente procuratore di san Marco. Gli affari dell’ Italia si trovavano, per verità, molto meglio assestati quando il Malipiero fu innalzato al trono ducale, di quello che Io fossero stati nei lunghi anni della reggenza del suo antecessore. Imperciocché, divenuto Francesco Sforza padrone di Milano e della sovranità di quei dominii, cessarono tutte le guerre, e i potentati della penisola si ricomposero a pacifica tranquillità, che non fu turbata per lungo tratto di anni se non che da parziali e momentanee animosità. Alle quali per altro non prese mai parte con le armi la repubblica di Venezia.