anno 1458. 127 » non abbandonato, suo tentativo, furono condotte per l’Adice fino » a Verona due galee ( da alcuni asserite sei ) quattro fregate e • venticinque barche, e di là mutando con ¡stupore della natura de-I • lusa la qualità ai sili et al peso della materia, senza lesione degli Ì» uni e senza minorare l’altro, furono condotte per campagne non » solamente, ma per l'erto e scosceso camino dei monti coll’ istro-I • mento di machine d'invenlione e d’ingegno messe in opera dal » greco, ajutate da forti funi e da nerboruti bovi e finalmente po-» ste nel lago. Fu anco ajutata questa difficile opera dalla qualità • del sito, perchè fuori de’ monti si porgevano in fuori grandi sas-» si, quasi in forma di mura, che spianati e gettati nel lago servi-» rono di sollievo e di sostegno ai legni per l’innalzarsi che dove-» vano fare, e riducevano l’aspra altezza del Ietto ad una ugua-» glianza tale, che più facilmente poteva essere sormontata per Ì* questo ajuto dall’arte, come era prima inaccessibile per opera » della natura. » Dicesi, che compagno in questa maravigliosa impresa avesse il greco Sorbolo un altro valentissimo macchinista, nominalo Nicolò Carcavilla, del quale fece grandi elogi lo storico nostro Giambattista Contarini (1). Costò alla repubblica cotesto lavoro quindicimila ducati ; spe-3 sa, per verità, molto piccola, avuto riguardo alla gravezza e diffi-| coltà dell’impresa, ed alla mano d’opera che vi dovette abbisognare, massime per favorirne la sollecitudine. Ove precisamente I cotesti navigli si ponessero all’ acqua, non sono d’accordo gli scrittori : chi disse nel luogo nominato Torbole, chi in altro nominato I Peneda; se pur non abbiasi a credere, che convenissero lutti quanto al luogo, ma che lo indicassero poi con differente vocabolo. E di a questa piccola flotta assunse il comando Pietro Zeno, siccome al-\ lrove ho narralo (2); il quale sulle spalle de’marinari caricò grandissima quantità di grano, e Io mandò ad approvigionare Brescia ; (*) Ved. il Tentori, nel tom. VII della (2) Nel cap. preced. a pag. 118. sua Slor. Yen., pag. 122 e seg.