anno 1482. 439 » Rodolfo da Fussignano, Orazio Civalli, il Mazzara, Salazar, Al-» gezira, Nicolò a Jcsu Maria, Pozovio, Cornelio a Lapide, i Mar-» tirologisti dell" ordine, i Bollandisti, il Yadingo, olirà il Pisano. » Ecco quel che da questo si riferisce di storico nella Conformità » ottava e nella undecima : ed il racconto è stalo compendiato dal » sig. Vogel, che ebbe in mano una copia dell’opera di Pisano, » eh’ egli chiama assai rara. Nel convento de’ frali minori di Vene-» zia si conserva il corpo del b. fra Gentile della Marca martire, il • qual*, imparò per miracolo la lingua arabica e restò molto tempo in » Egitto, convertendo ivi colla sua predicazione un gran numero d’ in- • fedeli. Facendo insieme con Marco Cornaro nobile veneziano e po-» scia doge un viaggio al monte Sinai, per visitare il sepolcro di s. Ca-» terina, scomparve, dicendo che andava ad assistere e seppellire i suoi » genitori, cho vivevano nella Marca e i indomani fu di ritorno all’ora • appunto da lui predetta : cosa veramente miracolosa, ma certissima, » perche lo stesso Marco Cornaro, in un viaggio che fece per la Mar-» ca, si volle assicurare della verità del fatto ; ond’ egli in poi sempre » ebbe gran decozione al b. servo di Dio, ed avendo questi sofferto il » martirio ne fece trasferire le sacre spoglie a Venezia, e molto tempo » se le tenne in casa propria con grande onore, non senza utile suo, • poiché non avendo figli ottenne per i intercessione del beato due » maschi. Donò finalmente il sacro corpo ai frati minori. Questo ci » narra il Pisano, gli altri autori poi raccontano i fatti e le circo-» stanze della vita e martirio del santo chi in un modo, chi in un » altro, senza allegare iu prova nè documento, nè antico scrittore, » fuorché il Pisano, che come dissi fu contemporaneo e di più » aveva dimorato per qualche tempo a Venezia. » Ed investigando poi 1’ epoca del martirio e della morte del beato Gentile, si rimetle 1’ Acquacolta all’ opinione del Vogel, il qual la stabilisce tra nel 1551 o nel 1352:ne trascrive anzi lutto il ragionamento (1), cui reputo necessario portare anch’ io, per (i) In ultimo luogo dell’Appendice, pag. 356 e seg. del yoL II.