208 BOZO PETROVICII una purezza invidiabile. Modesto, di costumi semplicissimo , espansivo , innamorato dell’ Ita- lia dove soggiornò più volte e dove conta anti- che e care amicizie, a vederlo, non si direbbe mai che quell’uomo abbia avuto sempre una parte principalissima in tutti i recenti avvenimenti del Montenegro, tanto sui campi di battaglia come di- nanzi al tappeto verde della diplomazia. Ma la versatilità dell’ ingegno e la varietà delle atti- tudini, è una delle caratteristiche speciali degli uomini che occupano elevate posizioni nel piccolo Principato. Bozo Petrovich è stato, insieme al defunto mi- nistro degli esteri Radovich, uno dei rappresen- tanti del Montenegro al congresso di Berlino. Nell’invio dell’uno come dell’altro, Nicola I,non avrebbe potuto fare scelta migliore. Anche il Radovich era una vera capacità, e la sua morte, avvenuta qualche anno fa, è stata una grave perdita per il Montenegro e per il Prin- cipe del quale fu un prezioso collaboratore. Sven- turatamente, malgrado l’ingegn.o del Radovich e la souplesse da fine diplomatico di Bozo Petrovich, essi non potevano lottare, con speranza di suc- cesso, contro le prevenzioni e le deliberazioni già maturate e stabilite a danno del loro paese, prima ancora che il Congresso si riunisse. La Suprema Corte presieduta, come diceva,