anno 1432. 29 » aver un’armata sul Po ; perlochè non vedeva che altro si potesse » fare che andar di luogo in luogo guastando e consumando le » biade e i beni dei nemici ; e che tutto al più si sarebbero potuti • avere alcuni piccoli e deboli luoghi e di poca importanza, stia-» rao assai dubbiosi e perplessi su ciò che debbasi fare, affinchè » sì gran copia di genti nostre non se ne rimanga inoperosa e • tanta spesa, che facciamo, frutti onore ed utilità allo 9talo nostro. » E tra le altre cose pensammo ciò che si è detto e ragionato altre » volte, che per avventura maggiori e più utili imprese si potreb-» bero condurre ad effetto di là dal Po, contro Parma, Piacenza » ed altri luoghi di quelle parli, piuttostochè di qua dal Po, e tanto • più che ci furono offerii e tuttodì ci si offrono molti partiti, che » agevolmente si recherebbero a felice termine, se ci trovassimo » potenti di gente di là dal Po; e sebbene siffatta opinione e così » fatti partiti ci vadano molto a genio, tuttavia, perché di ciò si » deliberi con maturo consiglio, considerando eli’ egli è sufficien-» temente istruito di tutti i luoghi e delle condizioni della Lom- • bardia, sì di qua che di là dal Po, e considerando che il magni-» fico signore di Mantova è vicino a quei luoghi di là del Po, e ne » deve avere piena notizia, ogni qual volta fosse d’uopo chiedergli » il passo per le sue terre ; e sapendo ancora, eh’ egli ha fatto co-» struire nel Po alcune opere, per impedire che la forza navale del » duca di Milano possa discendere al di sotto di Borgoforte, per » mezzo delle quali opere potrebbero le nostre genti sicuramente • passare c ripassare ; abbiamo deliberato di voler ben discuttere » ed intendere questa materia, per pigliare conseguentemente il » miglior partito che si potrà sulle cose da farsi nel tempo avve-» nire sia di qua o sia di là dal Po, secondochè meglio é più salu-» levole ci parrà. Per la qual cosa abbiamo deliberato di dare al • magnifico signore di Mantova l’incommodo di venire personal-» mente dinanzi a noi; e di già gli abbiamo scritto pregandolo a » venire qui : e vi sarà tosto. Per simil guisa esortiamo e cerchia-» mo lo slosso conte, acciocché, quanto più presto è possibile, si