anno 1457. 213 naturale facondia gli era sortito a trarre nella sua opinione li altri due capi suoi colleghi, e tutti e tre il C. X. intiero e Zonta per affirmare in cosi ingiusto irragionevole decreto. Ma perchè prima di esponere li modi con li quali si è condotto Giacopo Loredan per conseguir il suo intento nello sfogar l’odio suo contro il doge, è necessario riferir la causa, per la quale già da gran tempo 1’ avea egli concepito, riferirò le parole stesse usate dal Palazzi nei Fasti ducali su tale proposito : « In eandem » sententiam accessere homines libidine imperii atque vindictae, » interprete Jacobo Lauredano Petri filio inclyli archiviassi, qui » post fractos Ligures domum restitutus, cum in Consiliis elo-» quentia quandoque certaret, adversus principem aemulatio gli-» scebat, quasi unus prò cunctis in principem declamaret. * Aveva eziandio aspirato al sommo principato della patria con il Foscari tra li molti candidati anche Pietro Loredan, e non essendovi alcun dubbio che dovesse esser egli 1’ eletto, perchè come scrive Giambattista Egnazio : • Quia Lauredanus senator longe clarissimus, » maritimaeque rei celeberrimus, jam multis victoriis imperator • votis omnium crearetur : » pur non ostante il Foscari con la desterità sua e naturale accortezza maneggiò in tal modo li voti degli elettori, che ne riscosse artificiosamente quanti bastarono per salutarlo doge. La esclusione dalla dignità ricercata dal Loredano e da esso lui riputata convenirsegli sopra ogni altra, ed attraversata, anzi rapitagli, con artificio dal Foscari, fu la prima origine del-1’ emulazione fra 1’ una e 1’ altra famiglia. Quindi ad aumentare vieppiù gli odj avvenne, che restituito Pietro Loredan a Venezia, fastoso per le spesse riportate vittorie contro i turchi presso Gallipoli, e per avere con poco numero di galere tutta rotta e dispersa a Cao delle Foglie 1’ armata turchesca, eh’ era di 150 vele composta, più di frequente opponesse in senato alle deliberazioni che erano dal doge proposte, e parte per la sua perspicacia di spirito, parte per la sua facondia di dire e parte anche per l’autorità sua, che captivato avea gli animi dei senatori votanti, rimaneva per lo