ANNO 1459. 129 avendo abbastanza di coraggio per affrontare i nemici, trassero a sorte chi dovesse precedere ed attaccare la zuffa. La sorle toccò al INavagero, il quale, veduti appena i nemici, fuggì in una burchiella. ■ L’ esempio suo imitarono i soldati, sicché, fuggiti aneli'essi daiga-I leoni, li lasciarono preda degli aggressori: il solo galeone del Mali- ! piero si ridusse in salvo a Legnago, ed ivi pure si ridussero a difenderne il castello colle loro genti e colle barche il capitano Marino ~~ da Molino ed Alvise Contarmi. Le fanterie, le cernide e le altre genti d’arme, eh’erano sui galeoni presi dai nemici, corsero a ricoverarsi negli alloggiamenti. Perciò il comandante generale Gattamelata, rimasto con cento soli uomini di cavalleria, ebbe a durar grande fatica per porsi in salvo a Montagnana, dopo che gli fu ferito sotto il suo cavallo. Delle ciurme, eli’ erano rimaste nel galeoni predati, alcuni avevano gridalo : Viva san Marco ! muoja il traditore marchese di Mantova ; perciò il Gonzaga, tosto che gli ebbe presi, volle sapere quei che avessero alzato un lai grido ; ed in pena di ciò, fece loro tagliare a chi le mani ed a chi la lingua. IGli avogadori di comune non mancarono al loro uffìzio di denunziare alla Signoria i due comandanti Malipiero e Navagero, siccome quelli, eli’ erano colpevoli dei danni dell’ armata nell’ Adige: Ìma il doge non volle, che se ne istituisse il processo, promettendo, che col tempo vi si avrebbe provveduto. E parve, che il provve-| dimenio fosse di dare al Gattamelata, per decreto del Pregadi dei É 17 aprile, ogni assoluta e lìbera potestà di operare, senza punto • guardare ad alcun ricordo de’provveditori, sia chi si voglia (1). » Continuarono lutto il mese di aprile gli scambievoli comballi-menti ira le due parti, e per Io più col danno dei veneziani, i quali, ,ra gli alil i luoghi, perdettero i due castelli di Rocca di Porlo e di Legnago ; quello occupato il dì 24, questo il dì 25. Di questa perdila recò 1’ informazione alla Signoria Marino da Molino, il quale n espose il modo, narrando. « che in Legnago i cittadini e i (>) Sanuilo, Yila citi doge Francesco Folcali. VOL, VI. 17