I (Ht libro xxi, capo xxiv. * imperadore era suo fratello (1). Dopo desinare il doge colla si-» gnoria colle piatte e con moltissimi gentiluomini andò a visitarlo » e rallegrarsi della sua venuta. E il doge montò sulla galera del-» l’imperatore e si cavò la berretta e l’imperadore si cavò il ca-» pello, con questo che niuno dipoi se lo cavassero di testa. Ed » essendo stato molto in colloquio, il doge gli disse, ehe non gli » gravasse d’ indugiare sino al giorno seguente, imperciocché lo » verrebbe a togliere col bucintoro per fargli 1’ onore che meri-» tava la sua serenità, e lasciollo colla sua compagnia. Dipoi il doge » andò a visitare il patriarca su d’un’altra galera, il quale si levò da » sedere un poco. II doge si levò la berretta ed egli niente. E falle-» gli il ricetto e le offerte, il nostro doge ritornò al palazzo colle * piatte. E poi il patriarca di Gerusalemme, eh' era in questa terra » con molli prelati andò a visitare l’imperadore ; e il patriarca a » nome del papa a riceverlo, a rallegrarsi e ad olferirsegli. Tra i » quali prelati erano questi: il vescovo di Castello, di Corfù, di Re-» canali, di Vicenza, di Pola, di Nona, di Cataro, di Croja, c 1’ a-» bate di san Gregorio con altri abati e molli piovani. A’quali pre- * lati il patriarca fece buon ricetto, levossi in piedi e abbracciò tulli * con grande dolcezza ; e poi i detti ritornarono a casa loro. La » domenica seguente a dì 9 di febbraio il doge gli andò incontro » col bucintoro e colle piatte e molti palischermi e barche delle » contrade e assai donne su pe’ balconi ed entrò in Venezia con » gran trionfo ed andò fino alla casa del marchese colla sua galera, » e gli fu fatto bellissimo onore, ancorché fosse un poco di piog-» già minuta. Fu compiuta la festa a ore 2U. È da sapere che il * doge montò sulla galera dell’ imperadore per non farlo muovere » di galera, perchè egli era molto impedimentalo. E il bucintoro » con gli altri gentiluomini veniva dietro. Fu spaccialo tutto il ca-» nalgrande e aperto il ponte di Rialto (2). Sono venute con lui più (i) Aveva nome Demetrio ed aveva il (2) Non era allora per anco di pietra, grado di Despota della Morea. siccome altrove ho narrato.