130 LIBRO XXIV, CAPO XXXIX. E di un altro simile romitaggio si ha memoria dalle antiche carte e dagli storici, il quale esisteva presso alla chiesa di san Vito, delta volgarmente san Fio. Le donne di questo ritiro nominavansi Pizzochere della Madonna di san Vio: ed hassi memoria, chela nobile matrona Maria Loredan, nell’anno 1333 volle essere sepolta nella chiesa di san Michele di Murano, vestita coll’ abito di esse, c cbe al loro romitaggio lasciò un legato di dieci ducati d’ oro. ¡Nel mentre che tutti questi pii luoghi avevano principio nella nostra città, illustri confraternite vi si fondarono altresì. Otto ne sorsero nel secolo XIV, e dieci nel XV. Nell’anno infatti 1308 ebbe incominciamenlo quella, che diventò in appresso Scuola grande della Misericordia. Principiò da prima nella chiesa stessa del priorato di santa Maria della misericordia, coll’ assenso del priore Pietro Civran e colla conferma del doge Pietro Gradenigo e del suo Consiglio minore. Sulla quale istituzione erroneamente scrisse il Sansovino, avere avuto origine da alcuni mercatanti nella chiesa dei Frari, ed essere stata di poi trasferita alla chiesa di santa .Maria dell’ Orto. Gli antichi registri della scuola stessa non fanno il più lieve cenno di coleste traslazioni, ce ne attestano anzi assoluta-mente la fondazione nell’indicalo anno 1308 e nella chiesa suddetta di santa Maria della misericordia. Ne favorirono ben tosto il progresso i patriarchi di Grado e di Costantinopoli ed altri vescovi ancora, concedendo indulgenze a chiunque vi si ascrivesse. Due anni dopo, il priore Giovanni Donalo assegnò a’ confratelli uno spazio di terreno, che in parte fu occupalo dalla fabbrica di un ospizio ed in parte fu impiegato a formare un cimitero pei defunti della confraternita. Ed una casa altresì, di ragione del priorato, assegnò nel 1327 il suddetto priore, acconsentendovi i frali agostiniani, che vi dimoravano. La fabbrica per altro non giunse al suo termine che nel 1311 : ma essendo riuscita angusta di troppo, in proporzione del numero dei confratelli, fu deliberato da questi di piantarvi un terzo ospizio a novello ingrandimento dei due primi; al che acconsentì con solenne dichiarazione, il giorno 28 febbraro