302 LIBRO XXIII, CAPO XIX. veleno ; e poscia costrinse Giacopo a vestire l’abito ecclesiastico ed assumere 1’ arcivescovile dignità di Nicosia. Non s’ingannava la scaltra femmina della propensione di quei magnati verso di lui : egli seppe anzi ordir tali fila da ridurli al suo partito e da persuaderli a riconoscerlo ered^, della corona de' Lusignani, prima ancora che nc morisse il possessore legittimo. La regina scoprì la congiura ed ordinò l’arresto di Jacopo. Ma costui, saputolo a tempo, fuggì presso il bailo della repubblica di Venezia, ed ivi se ne stette appiattato per alcuni mesi ; poi trasferissi a cercarsi asilo nell’ isola di Rodi. Carlotta Lusignano concertò allora un secondo matrimonio con Lodovico, secondogenito di Lodovico duca di Savoja. Ned ebbe luogo che dopo la morte di Giovanni Lusignano e della regina sua moglie. Venne in Cipro il principe savojardo, e il matrimonio vi fu celebrato ; sicché divenuto sposo della legittima erede del regno, fu riconosciuto da tutta l’isola siccome re. Allora il bastardo Giacopo risolse di andare alla corte del sultano di Egitto per implorare soccorso. Gli espose, che il re Giovanni suo padre era morto ; che altri figli non aveva lasciato fuorché lui ed una figlia maritata ad un principe straniero; che i baroni del regno avevano dato la corona a questa, contro la legge che vuole che i maschi succedano in preferenza alle femmine; che il regno di Cipro dipendeva siccome tributario dal sultano d’ Egitto, e che perciò toccava ad esso il decidere tra la sorella e il fratello. Lo supplicò di non permettere, che il figlio di un re, da’ cui antenati aveva ricevuto la corte di Egitto grandi servigi, fosse allontanato dal trono e spoglialo de’ suoi stati, per favorire uno straniero. Il sultano gli promise assistenza : lo fece in sua presenza vestire degli abiti e delle insegne reali : ricevette il suo omaggio ed il giuramento di pagargli annualmente un tributo di cinquemila ducati. Scrisse poi al principe di Savoja, divenuto re di Cipro, eon quale arbitrio fosse venuto dall’occidente all’ oriente ad usurpare una corona che non gli apparteneva, ed a spogliare un figlio