344 LIBRO XXIV, CAPO Vili. stati d’Italia, se n’ era fatto sino allora il calcolo per via di grossi. E di siffatto calcolo di lire di grossi sono pieni i documenti e i diplomi dal XII secolo in poi. Cosicché la novità di questa moneta fu soltanto per maggiore comodità di calcolo e di commercio, e non già per depravazione della materia legale, che componeva le monete dei tempi addietro : depravazione sognata dal Laugier ed ignota affatto a tulli i nostri cronisti. Anzi, che ciò avvenisse per sola comodità di commercio, lo si rileva ancor più chiaramente perché se nel 1472 il doge Tron con decreto del dì 29 marzo fece battere la moneta del valore di una lira, egli stesso con altro decreto del 22 giugno 1743, ne introdusse altresì la moneta, che in correlazione di peso e di lega, valesse la metà : perciò quella nominavasi da venti, questa si diceva da dieci. Un’ altra particolarità di questa moneta consisteva nel portare 1’ effige del doge distinta nel mezzo, a foggia di quelle degli altri principi ; dal che certamente derivò, che la moneta stessa, tanto nel suo intiero, quanto nella sua metà, comunemente si nominasse Tron, pel casato del suo autore. Ed a ciò aggiungasi, che contemporanea a questa lira fu ordinata la prima istituzione dell’ altra principalissima moneta veneziana di computo, cioè, del ducato da lire 6:4, « il cui » valore e prezzo, dice l’eruditissimo archeologo veneziano An-» gelo Zon (1), in luogo di quello a grossi, si attribuì allora e ri-» conobbe nel ducato d’ oi'o effettuo o zecchino, e rimase anche » dopo di uso grandissimo e di norma nel computo e nella facilura » delle altre posteriori monete della zecca stessa. » Sappiasi poi, a maggiore dimostrazione dell’ ignoranza del Laugier in narrare la storia nostra, che questa lira, anziché introdotta, perchè la moneta di Venezia fosse stata alterata in modo che li veneziani stessi davano la preferenza alle monete straniere, fu essa stessa, dodici anni dipoi, cioè nel 1484, con pubblico decreto alterata nel suo peso, per guisa, che mentre nella sua prima istituzione (i) NelF opera municipale di Venezia e le sue lagune, nel suo tratlato sulla Zecca e monete veneziane, pai t. Il del voi. I, pag. 39.