498 LIBRO XXIV, CAPO XLIII. anche delia sunnominata magistratura, per unificare, dirò così, e ridurre ad un solo centro tutte le occupazioni di quelli. Nell’ anno infatti 1449, essa ne fu istituita, e ad essa fu affidata tutta la giurisdizione sui varii e differenti esattori delle provincie conquistate sul 'continente d’Italia ; perciò i tre nobili, che componevanla, furono detti Provveditori sopra le camere di terraferma: ai quali dovevano i rettori delle varie città e provincie mandare di tempo in tempo la nota dei sudditi, che fossero stati debitori verso le rispettive loro camere. Le sentenze di questa magistratura avevano per unico tribunale di appellazione il pieno collegio. Ed acciocché tutti questi provvedimenti non si rendessero infruttuosi, fu comandato, che uno di questi provveditori dovesse andare personalmente ogni mese a visitare coleste camere, ed a fare, insieme coi camerlenghi, l’incontro e la revisione dei loro libri. Molte leggi in seguito furono emanate, per cui sempre meglio regolare le azioni e le incumbenze di questa magistratura ; esse formano il corpo del suo Capitolare. L’ altra magistratura, della cui istituzione ho promesso di parlare, è quella che fu detta Sopra banchi. La considerevole ricchezza ed estensione del traffico e della mercatura, a cui attendevano i veneziani, aveva portato naturalmente non pochi dei cittadini ad occuparsi del cambio delle monete; e poiché questo ramo di commercio riesciva assai lucroso a chi vi si applicava, perciò moltissimi banchi de’ cambisti erano stati piantati in Venezia ; ed a questi attendevano non solo i doviziosi cittadini, ma eziandio i nobili, che v’ impiegavano grande copia delle loro ricchezze. La sorveglianza di questi banchi di cambio era stata appoggiata da prima ai Consoli de’ mercanti, ma la potestà deliberativa sopra gli argomenti, che ne avevano relazione, era stata riservata ai Consigli de’ XL ed a quello de’ Pregadi. Ma in sul declinare del secolo XV, di cui parlo, la grave mole degli affari affidati ai consoli dei mercanti impediva, eh’ eglino potessero vegliare sopra cotesti banchi ; cosicché assai di frequente insorgevano controversie tra