266 MBRO XXXI, CAPO VI. Perciò gli propose di allestire le navi e di far vela verso I’ Arcipelago. « Questo viaggio, disse, ci somministrerà certa-» mente l’occasione di combattere. Se il nemico ci fuggirà, avre-» ino libera facoltà di trattenere tutti i legni che dall’ Egitto e dalla » Siria navigano alla volta di Costantinopoli, e potremo ricuperare » molte piazze, che ci furono tolte dai turchi. Troveremo il modo • in allora di rinforzare le nostre ciurme e di accrescere le nostre » milizie col far leva di genti in quelle stesse regioni ; la qual cosa » quanto sarà a noi di vantaggio, altrettaalo sottrerà di forze alle » armate nemiche. La nostra stazione nell’ Arcipelp^o non per-» metterà al Barbarossa di ricondurre la sua flotta a Coslantino-» poli, od almeno non vi potrà arrivare che tardi assai ; cosicché » all’ aprire della stagione non potrà essere in grado di ricompa-» rire a combattere ; e noi ci saremo in frattanto avvantaggiali di » molto nelle nostre operazioni, prima ch’egli sia in caso di porsi > in mare e d’impedircele. » A queste ragionevoli considerazioni del capitan generale dei veneziani non poteva il Doria resistere con altrettante convincenti ragioni ; perciò mostrossi disposto ad operare. Tuttavolta non tralasciava di opporre, che la stagione era troppo inoltrata per impegnarsi nell’Arcipelago ; che tutte le conquiste che vi si potessero lare sarebbero di lieve conseguenza, per l’impossibilità di conservarle, perciocché le isole di quel mare mancavano affatto di piazze forti ed adattate a difenderle ; che meglio sarebbe il prendere la via di Durazzo, per cercare di togliere ai turchi quella piazza, la quale aprirebbe facilmente la strada alla conquista dell’Albania In risposta all’opinione del Doria gli pose soli’ occhio il Cappello, che tutta la costa di Durazzo non aveva neppure un porto, il quale fosse opportuno a dar ricetto alle navi, massime di grossa portala ; che in quella provincia i tupchi erano assai ben provveduti di cavalleria, a cui non se ne aveva punto da opporre ; che Se con la flolla si fosse presa quella direzione, il Barbarossa avrebbe certamente condotto la sua alla Vallona, donde con tutta