iGo tribuì 1 ’anima disperata di Hyron. La testa ha una convenienza di carattere singolare. Dinanzi all’indomito vecchio, di tanla audacia sorpresi, stanno i suoi giudici. E nel mezzo quello de’tre che lesse all’illustre colpevole la sentenza, come dice il rotolo clic in mano strigne. A’suoi piedi in lagrime ed in supplicazioni si sface la bella mugicr, non innocente, ma lontana e involontaria cagione di si miserabil effetto. Ma invano! alle rupi, infelice, ti volgi; a’sordi flutti dell’Adriatico mercede domandi. Qui regna solo giustizia, tremenda giustizia, che non ha senso di udito a lamenti e preghiere. Invano il dolore e le lagrime, quel velo che la disperata mossa del capo indietro ti getta e nuda il seno e la guancia; invano accrescono la potenza de’tuoi lumi, la seduzione delle care sembianze. Vedi quella faccia immobile e dura, come la calma omicida clic tra’flutti imprigiona l’affamato naviglio; alcun alfetto non colora quel placido viso, alcuna lagrima non scese mai a solcare quella splendida gota: quel dito disteso che alla terra acceu-na tacitamente ti dice che quello è il luogo da lui per cui preghi ; tu non puoi dar soffio e spiro di vita a quella polve che è ancora in piedi per un istante: chi solo il potrebbe abbandonol- lo alla giustizia degli uomini. Dietro a costui fosco e pallido nella faccia, coll’occhio incavato