LIBRO XXXII. Balla pace della repubblica col sultano Solimano II, sino alle DIFFERENZE CON ROMA PER LA BOLLA 111 CoetHl Domini. CAPO 1. San Girolamo Emiliani. Lo storico, il quale si accinse a narrare gli avvenimenti, che nobilitarono o che afflissero la sua patria, non deve già limitarsi a commemorarne le guerre, le alleanze, le convenzioni di pace, le magistrature,le leggi; ma di quegli illustri suoi figli, che si resero chiari o per la santità o per la scienza o per qualsivoglia altra onorevole prerogativa, deve adornare, come di preziose gemme, le sue pagine. La serie degli avvenimenti fin qui narrati, la concatenazione dei fatti militari, per cui da una guerra passò la repubblica ad intraprenderne un’altra, non comportava che ne interrompessi il filo, per consecrare una pagina alla memoria di un benemerito cittadino, quanto per la nobiltà riverito e cospicuo, altrettanto ed assai più per la generosità e filantropia cristiana venerando e immortale. Egli è Gerolamo Emiliani, onorevole rampollo di una delle più ragguardevoli case, che vantasse la veneziana repubblica; stimato nei pubblici impieghi; valoroso nel mestiere delle armi ; fondatore infine di un religioso istituto, che sino al presente sussiste ampiamente diffuso nelle più cospicue città dell’ Italia. Nel tempo della fuuesta guerra contro i confederati della lega di Cambray, T Emiliani ancor giovine di eia fu posto con un vol. vih. 41