408 libko Xxxii, capo xxii. accordò il senato un annuo assegno di 250 ducali. Frate Zaccaria da Luni, a nome di frate Giovanni Finario maestro generale dell’ordine, prese il possesso dell’ isola. Segue secondo l’ordine de’tempi la fondazione del convento de’ cappuccini alla Giudecca. Ne parlò con molta oscurità ed in- i* certezza il Wadingo ne’suoi annali francescani: più esattamente ne scrisse Flaminio Cornaro nelle sue deche sulle chiese venete, secondochè raccolse chii documenti dell’ archivio di santa Croce della Giudecca. Da questo piuttosto che da quello io ne trarrò le notizie. Un frale Bonaventura degli Emmanueli minor osservante veneto, spinto da particolare desiderio di vita solitaria, circa 1’ anno 1550, implorò da alcune pie dame, che gli fabbricassero in un qualche rimoto angolo della città un’ angusta abitazione a foggia di eremo, ov’ egli con alcuni suoi compagni potesse vivere nella penitenza e nel silenzio. Era tra queste pie dame Fiorenza sorella di Giorgio Cornaro; non vedova di questo, siccome scrive il Wadingo; c moglie di Pietro Trevisan, la quale, oltre all’avere largito una somma considerevole di denaro, impegnò anche il procuratore di san Marco, suo suocero, Domenico Trevisan, a volere proteggere colla sua autorità la fondazione e lo stabilimento di quel romitaggio. Ne fu chiesta ed ottenuta 1’ approvazione pontificia, ed in fine la chiesa ed il chiostro furono compiuti, e per ordine del senato, il di 14 maggio 1541, furono consegnati al suddetto frate Bonaventura, minor osservante ed eremita, come Io dice il pontificio diploma di Paolo III del 51 marzo del detto anno. In quell’ anno stesso era venuto a predicare in Venezia per la quaresima il frate Bernardino Ochino, ministro generale del recente ordine dei francescani cappuccini ; -della cui straordinaria eloquenza innamorato il frale Bonaventura, deliberò di donare sè stesso ed il piccolo suo convento alla nascente congregazione. Ma dichiaratosi l'Ochino, nel seguente anno, apostata ed eresiarca, il frale Bonaventura depose 1’ abito dei cappuccini, e rivesti li suo primitivo degli osservatili ; nò contento di questa dimostrazione di