422 LIBRO XXXII, CAPO XXIV. » determinato di dar pure ricovero nel pio conservatorio a quelle » donne sventurate, che abbandonate dai proprii mariti erano in » pericolo di perdizione. Dopo alcune vicende, essendosi offerta » T opportunità d’una più ampia abitazione nella parrocchia del-» P Angelo Raffaele, i protettori del pio luogo nel 1581, ivi ne » stabilirono la permanenza sotto la direzione d’ una congrega-» zione di nobili e di cittadini, che con decreto del Consiglio Mag-» giore del 1593 fu solennemente approvata. S’incominciò allora » ad innalzare la ben ornata, quantunque piccola, chiesa, la quale » nel giorno 3 di novembre del 1609 fu a Dio consecrata, sotto » l’invocazione di Maria Assunta al cielo, da Lorenzo Prezzato » vescovo di Chioggia. • Da questo conservatorio prese il suo nome la via ed il ponte contiguo, i quali sino al giorno d’ oggi si chiamano, quella, fondamenta del Soccorso, questo, ponte del Soccorso. CAPO XXIV. Reliquie insigni, di cui furono arricchite varie chiese in questa età. In seguito alle notizie ecclesiastiche fin qui recate, non sarà inopportuno che io commemori le più considerevoli tra le sacre reliquie, di cui in questo secolo divennero posseditrici alcune chiese della nostra città. Troppo lungo sarebbe che ne volessi fare una minuta enumerazione; mi contenterò di nominarne le principali. Nell’ anno 1513, l’abadessa delle monache del santo Sepolcro, la quale nominavasi Chiara Bugni, mori in odore di santità, e sebbene fosse stata sepolta nella tomba comune, tuttavia dopo alquanti anni fu prodigiosamente manifestala per maraviglioso splendore, che vi tramandò ; sicché, tolta di là, fu deposla in più decente luogo nell’ interno del coro delle monache, venerata col titolo di beata.