152 LIBRO XXX, CAPO I. Più tardi, uu altro tribunale d’inquisizione, benché limitato da molte e molte leggi rigorosissime, fu introdotto in Venezia, dietro le ripetute istanze dei papi, ad imitazione di quello che negli altri stati aveva già avuto principio : ed era il tribunale degl* inquisitori contro 1’ eresia (1). Ed anche questo cominciò in Venezia nel secolo XIII. E siccome sulle azioni del doge defunto, e siccome sulla purezza della fede cattolica erano state istituite magistrature, che investigassero i difetti e i disordini, che vi si fossero in qualsiasi modo introdotti ; quella momentanea, questa permanente : così anche per la sicurezza dello stato, dappoiché n’ era stato istituito il Consiglio dei Dieci, s’incominciò a. scegliere dal seno di questo medesimo corpo, chi, per facilitarne le operazioni e scuoprire vie meglio qual si fosse azione, la quale tendesse a compromettere la pubblica sicurezza, esaminasse diligentemente tuttociò, che ne avesse potuto mai dare il più lieve sospetto ; ne raccogliesse tutte le prove ; ne partecipasse i risultati al Consiglio stesso. Quindi é, che, nella sua origine, l’inquisizione di stato non fu nulla più, che una di quelle così dette Commissioni, che soglionsi formare anche al giorno d’ oggi, ogni qual volta si voglia ottenere esatta informazione sopra qualsiasi argomento appartenente alla sfera della magistratura, da cui la commissione stessa venga formata. Nè già sugli affari solamente di stalo ; ma sopra qualunque altro argomento, massime sulle revisioni dei conti, usavano i veneziani eleggere all’ uopo inquisitori, i quali assumevano il nome e la qualificazione dal nome della magistratura, che li sceglieva, ed a cui servizio operavano. E questi per lo più duravano a tempo : talvolta poi, quando se ne conosceva l’importanza e 1’ utilità, venivano stabiliti a permanente magistratura. Perciò vi furono Inquisitori alle acque ; inquisitori sopra le arti; inquisitori all’ Arsenal; inquisitori sopra l’ amministrazione dei pubblici roli ; inquisitori (i) Ved. ciò clic ne dissi nel cap. Vili dd lib. IX.