anno 1568. 379 » nuove gabelle a' popoli, nè meno riscuotere loro le gravezze » imposte senza ordine del papa, nè che alcuno avesse ardire di » impedire alcuna esecuzione ecclesiastica, nè che potessero dal » clero riscuotere alcuna quantità di denaro, nè che in alcun » modo si potessero impedire nei beni ecclesiastici, ed altre cose » simili che tornavano in grandissimo pregiudizio de’ principi cri-» stiani che avevano nei tempi passati avuti molti indulti dai papi » passati, il che dava maggior noia a Filippo (1) ed a’ veneziani » che ad alcun altro, avendo quello come feudatario della santa • chiesa per il regno di Napoli e di Sicilia molte autorità nelle • cose ecclesiastiche, perciò che per la Sicilia aveva la monarchia » di tutti i beneficii ecclesiastici, e per Napoli 1’ exequatar, cioè » che non s’ eseguiva alcun breve pontificio se non con 1’ ordine » del re cattolico; ed alla repubblica nostra per esser ella nata » libera, nè aver mai nel suo governo conosciuto alcun principe » cristiano nè infedele per suo superiore, e con questa bolla ve-» niva ad essere posta in servitù, perchè non poteva, come aveva » fatto liberamente già 1140 e tanti anni, governare li suoi po-» poli, e per conservazione della sua città riscuotere gabelle, e di » nuovo imponerne a’ suoi sudditi; e vedendo Paolo Tiepolo am- • bascialor nostro a sua santità, che questa cosa era di somma » importanza, e che anche gli altri oratori degli altri re e princi-» pi mormoravano, parendogli che non si dovesse così facilmente » acquietarsi in questo negozio per conservazione della nostra » natia libertà deliberò di ciò, come di cosa di molta importanza, » scrivere all’ eccellentissimo consiglio di Dieci acciò le cose pas- • sassero più quietamente e secretamente : così » Alli 7 aprile 1568 dopo la pubblicazione d’ essa bolla ag-» giungendo che per le parole in quella descritte, pareva piutlo- • sto che tutto fosse fatto per disfavore della repubblica, che per » nocumento ovvero impedimento d' alcun altro principe, raccor-» dando a quei signori che la cosa era di somma importanza, nè (i) Filippo I!, re di Spagna.