310 LIBRO XXXI, CAPO XX. » sia consigliato a’ venetiani, et se per caso quel tale da chi si ha-» vesse havulo non si trovasse quel proprio captivo, alla mia ec-» celsa Porta sia menato, acciò che il caso suo alla mia felice » Porta sia essaminato. Et se anco in quell’hora si sarà approbato ■> di essere di venetiani et se fosse fatto musolmano, sia liberato, • ma se anco fosse su la sua fede, cioè christiano, al bailo sia » consegnato. » Et se le navi de’ venetiani venendo alle terre del dominio » mio et che per continuo vento seguisse naufragio et che tal na- • vilio si rompesse, tutti gli uomini che scamparanno siano liberi * et quante robbe si camparanno alli padroni di quelle siano date * et dalla parte del capitano né dalli suoi huomini nè da niuni al-» irò per niente non sia fatta nè data molestia. » Et dalle terre del dominio mio in quelle bande alcuno navi-» lio andando et essendo vento contrario et che quel navilio fosse • rotto, questi huomini scamparanno, a quelli non sarà fatta mole-» stia, et le robbe siano date alli suoi padroni senza fare contra- > rietà alcuna. » Et se dalle terre del dominio mio da quelle bande che usci-» ranno in alto mare galee, fuste o altri navilii andando et che in * quel tempo con quelle insieme non vi fosse il mio capitano, li • padroni di quelle saranno date sotto buona piezzaria a causa che » non vadano alli paesi di venetiani a far violenza, nè aggiungerli * danno et se per caso andassero senza dar piezzaria cadano in » pena et in colpa del peccato et severamente si venghi alla puni-» tione di quelli. Ma se dapoi data la piezzaria et che violenza o » danno facessero, tutta la violenza o danno che sarà, la piezzaria » lo debba emendare. » Et similmente anco dalla banda di venetiani in alto mare » uscendo li loro navilii et che il capitano de’ venetiani non sia » insieme, ma dapoi d’ haver dato li padroni buone piezzarie el » che alle terre del dominio mio violenzia o danno fosse aggionto » da quello, quel danno et violentia che sarà aggionta, le piezzerie