INQUISITORI DI STATO. 207 tulle le coietlure de" suoi portamenti, se veramente possi essere malitiosa questa pratlica, o pure solamente sensuale. Se correrà sospetto di malitia doveranno incalorire il raccordante a tentare la donna principale, o le serve, di tenirlo alcun tempo nascoso in casa, accio possi scoprire l’intelligenza del nobile coll’ ambasciatore, fingendo sempre moversi per sua particolar passione amorosa, et se in cognilione di cosa rilevante sarà ufficio della prudenza de’ successori nostri regolarse sul fallo, et dimandar alcun testimonio unito col raccordante, per verificar l’impulatione, acciò, sij proceduto con maggior sicurezza in risolulione più vigorosa et importante. Se poi dall'esame che faccino li inquisitori della persona nobile che havesse tal prattica, potranno supponerla es-ente di malitia, Io faccino chiamar al tribunal et retarguilo di questa inavvertenza sia precellado a mai più conversare con quella dona, et a rendersi molto cauto in avvenire perchè se ricadasse anco per inavvertenza restarebbe gravemente corretto. 10.° Usano tulli gli ambasciatori nostri, et tutti i rettori ancora de tenere in registro appresso di se tutte le lettere che hanno scritto in senato nel tempo del loro impiego. Questo registro come fu da nostri maggiori cognosciuto necessario sin a tanto che esser-citauo la carica impostali, così fu terminato che al loro ritorno dovessero consegnarlo in cancelleria ducale, acciò fosse riposto in loco sicuro, et custodito con li debili riguardi. Da tempo in qua si è introdotto, che alcuni di questi rapresenlanti o trascurano affatto di far la consegna in cancelleria del registro, o pure se alcuno la osserva tiene anco una copia di quello appresso di sè, et con la serie di alcuni anni, morta che sij la persona che ha esercitala la carica, li heredj tengono poco conto di tali scritture, in modo che ne sono state vendute a peso a botteghieri, per servirsene meccanicamente nella vendita delle robbe loro ; onde più volte li raccordanti nostri a caso ne hanno incontrate, et portatone anco qualche foglio al nostro tribunale, nel quale stavano descritti interessi molti reconditi, sì del nostro governo come de’ principi