210 L’APPELLO AL PRINCIPE Fu la risposta, molto semplice e che non ha bisogno di commenti, data al nostro ufficiale. Ben inteso che la giustizia emana dal Prin- cipe e che dopo la Corte Suprema c’ è sempre l’ap- pello al Principe ; il che è una grande garanzia, specialmente fino a che la Corte, ora composta in parte di vecchi non nudriti di studi giuridici, non sarà completamente rinnovata con elementi giovani che abbiano fatto i loro studi regolari in qualche università di Europa. Malgrado tutta la buona volontà della quale fanno prova, i vecchi specialmente, non riescon sempre a spogliarsi com- pletamente di tutti gli antichi pregiudizi, i quali, anche non volendolo, possono esercitare qualche in- fluenza sulle loro deliberazioni. Il paese sta pro- gredendo anche per questa parte. E certo che pur conservando intatta la parte bella e sana delle tra- dizioni scomparirà a poco a poco tutto ciò che non è più in armonia coi tempi e col progresso a cui il Principe vuole informare le istituzioni dello Stato. Ma molto saggiamente il Principe e le alte per- sonalità del paese hanno compreso che, in questo genere di cose, è pericolosissimo procedere a sbalzi : che non si possono sradicare da un giorno all’ altro usi e costumi inveterati da tradizioni; che l’evoluzione deve compiersi gradatamente, senza scosse. Il Principe giudica generalmente nella sala