186 LIBRO XXX, CAPO V. le loro prelature, acciò ristessi rettori procurino d’indagar copertamente se alcuna persona particolar havesse qualche prettesa, benché frivola, contro al beneficio o contro al beneficiato, e incalorisca quel pretendente a comparir per haver giustizia al magistrato nostro, perchè faremo noi subito sequestrar tutte le sue intrate, et con ogni pretesto si doverà allungar tanto la liberation di dette entrate, che se habbi prima conjeltura sufficiente della resi-picienza di quel licentioso prelato. Se poi questi discorsi fossero fatti da questi nostri prelati nobili fuora della corte di monsignor nuntio, siano fatti chiamar avanti di noi, e siano lungamente incar-ceradi ; et non volendo appresentarse al tribunal, siano secretamente catturadi, acciò questa opinion venga estirpada, o almeno acciò resti solamente nella bocca et nella mente de Romanesti; ma in Yenetia non prenda possesso alcuno; et quando dopo il sequestro delle intrate, o vero carceration delle persone continuasse ancora la contumacia, allora sia passado alli ultimi rigori, perchè il mal incancherido vuol al fin ferro e fuoco. 4.° Merita gran consideraron che alcuni nobili nostri se fanno lecito sotto nome proprio o sotto nome d’ altri, di far mercantie diverse, il che ripugna all’ ottimo uso introdotto nella repubblica nostra dopo il 1400, che fu tralasciado a fatto simile esercitio, repugna anco al servitio pubblico, perchè non può mai giudicar rettamente chi è interessado, e per questo saria mal deliberado cosa a proposito nella materia dei mercanti, quando quel nobile nostro che dovesse deliberar fosse mercante aneor lui. Però resti deciso che sia a fatto prohibito a cadaun nobile nostro di mercantar in qual si sia sorte di mercantia, in questa città nè fuori di essa, nè in paese suddito, nè in paese alieno, nè sotto nome proprio, nè sotto nome d’altri, in pena di confiscation della mercantia, e altre pene che paressero al nostro tribunal ; et sia da noi e da successori nostri ogni tre mesi fatta particolar consideration sopra questo interesse, facendo chiamar avanti di noi all’improviso doi o tre mercanti in una volta, che uno non sappi dell’altro, a quali sia