anno 1543. 335 costeggiò la Calabria, e nel passarvi pose a sacco la città di Reggio ; poi girò intorno alla Sicilia ; prosegui sino alla foce del Tevere, ove si fermò per far acqua ; continuò il suo viaggio per i mari della Toscana e del genovesato; comparve sotto Tolone, donde passò a Marsiglia. Si unì colla flotta francese e andò con essa ad assediare Nizza, antica porzione della contea di Provenza, posseduta dal duca di Savoja. La città si rese e fu perciò liberata dal saccheggio: la cittadella invece, soccorsa a tempo dal marchese del Vasto, potè opporgli vigorosa resistenza. Era passata in tutte queste mosse la buona stagione, ed il tenere più a lungo assediata la cittadella riusciva di danno, anziché di vantaggio: perciò, lasciatane l’impresa, le due flotte se ne ritornarono a Marsiglia. Carlo V, che sino allora s’ era trattenuto nella Spagna, deliberò di ritornare in Italia, per passare quinci in Germania. Imbarcatosi a Barcellona approdò a Genova. Appena il papa Paolo III ebbe notizia di questo viaggio dell’ imperatore, risolse di muoversi incontro a lui sino a Bologna, per conferire sugli affari della cristianità, e principalmente per ottenere da lui, che nell’ imminente assemblea da radunarsi in Germania non si trattasse cosa alcuna contro la santa sede, e che il ducato di Milano fosse affidato ad Ottavio Farnese, mediante una somma di denaro da concertarsi. Ma T imperatore, disgustato anch’ egli con Paolo III, perchè s’cra rifiutato di stringere seco alleanza contro la Francia, e prevedendo d’ altronde, che il papa avrebbe toccato l’articolo del ducato di Milano, cercò di evitarne l’incontro. Perciò rispose a Pier-Luigi Farnese figliuolo di Paolo III ed al cardinale Alessandro Farnese nipote di lui, i quali erano andati a complimentarlo a Genova, non potere deviare tampoco dal suo cammino, perchè affari urgentissimi lo chiamavano di tutta fretta in Germania. Paolo III allora, non volendo trascurare T occasione propizia, che gli si presentava di parlare con lui, si mosse da Bologna per incontrarlo ovunque gli avvenisse, nel cammino, ch’egli doveva percorrere. E lo incontrò