354 LIBRO XXXII, CAPO XII. » si enlra nella gran sala, eli’ era appunto la libreria ; la qual è » ornala da una votla la più celebre di quante ne esistono in Ve-» nezia, per la decorazione, per 1’ oro profuso e più per le pre-» ziose pitture che conta, essendo venuti in gara per ornarla selle » dei più illustri pittori di quell’ età, fra i quali riportò la palma » Paolo Veronese, che ne ebbe dalla repubblica una ricca collana » d’oro. Celebre ancora è questa volta nei fasti delle arti per la » sua caduta, per cui il Sansovino soggiacque a tante amarezze, » fra le quali la prigionia. Palladio diceva esser questo il più ricco » ed ornalo edificio che forse sia stato fatto dagli antichi fin qua ; e » l'Aretino lo diceva superiore all’ invidia .... Jacopo Sansovino » però non pose a termine tanta mole, che morte lo incolse, allor-» quando era giunto al decimosesto arco, incominciando dall’ an-» golo al campanile. Dodici anni dopo veniva dato incarico di » compierla a Vincenzo Scamozzi, il quale seguiva il modello del » primo suo aulore. » A questo secolo, benché ad epoca più tarda di quella a cui sono giunto, appartiene 1’ edifizio altresì delle Procuratie nuove, decretalo dal senato, nel 1584, in continuazione alla magnifica fabbrica della libreria, acciocché dovesse servire per abitazione ad otto procuratori di san Marco. Ed ecco la cagione, per cui ebbe il nome di procuratie, coll’ aggiunto di nuove, per distinguerle dalle altre, che sorgono di rimpetto, e che presero quindi il nome di procuratie vecchie. Ne fu aulore lo Scamozzi. ■ Ognuna di queste » proouratie, scrive il Selva (1), era un comodo e grande palazzo » e formavano tutle insieme un solo edifizio che cominciava dal » quarto arco ( contando dall’ angolo del campanile ) e si esten-» deva con trentasei archi fino all’ estremità della piazza, in una » retta linea lunga piedi 384, e di là girava con altri sette archi » fino alla chiesa di san Geminiano. Sette di esse procuratie ave-» vano 1’ entrala dal portico sulla piazza e 1’ ottava da quello della {>) Presso lo Zanolto, Venezia e le sue lagune, pari. II del II voi -, pag. 850.