anno ISSO. 339 da depositarsi presso la camera degl’ imprestiti, acciocché gli annui interessi della somma depositata formassero e la parrocchiale prebenda del rettore di san Jacopo ed il risarcimento del danno avuto perciò dal pievano di san Giovanni. Altra fabbrica grandiosa di questo secolo, innalzata per ordine del senato, fu il fondaco dei tedeschi : edifizio, che per la violenza di un incendio era stato distrutto nel febbraro del 1S05, e che per tenere aderente alla repubblica quella nazione fu ricostruito in più ampia e regolare forma, sotto il dogado di Leonardo Loredano. Vi fu chi ne riputò architetto Pietro Lombardo: ma ormai è dimostrato a tutta evidenza, esserne stato autore il celebre fra Giocondo. « Perciò appunto, nota qui lo Zanotto (1), torna » questa fabbrica preziosissima, mentre né la patria sua, nè niuna » altra città d’Italia possono con qualche certezza, come noi, mo-» strar un’ opera eretta coi disegni di quell’ uomo insigne, che fu » dichiarato regio architetto da Lodovico XII di Francia, ed eres- * se in Parigi il grandioso ponte sulla Senna, detto di Nostra Donna; » venne consultato dalla veneta repubblica in oggetti idraulici ; » venne dalla medesima adoperato nelle fortificazioni di Trevigi ; » e finalmente veniva eletto dal pontefice Leone X a direttore della » fabbrica di san Pietro in unione a Raffaello ed al Sangallo. » Circa il quale edifizio così continua eruditamente il mentovato illustratore della nostra città : « L’ edifizio, che si descrive è isolalo, » di figura non perfettamente quadrata nè rettangola, non avendo » potuto 1’ architetto uscire dai limiti antichi. La fronte è sul ca-» nal grande, con ampio atrio, al quale approdano le barche per » caricare e scaricare le merci. Il cortile è nel mezzo circondato » da portici che mettono ai magazzini ; e nel lato sulla strada che » sbocca al traghetto, detto del buso, evvi 1’ unico ingresso da » terra, decorato di magnifica porta. Nei tre piani superiori, ai » quali si monta per due opposte e grandiose scale, girano gallerie p (i) Venezia e le sue lagune, pàrt. II del voi. II, pag. 3