anno 1568. 429 di ricevere l’investitura dal doge Pietro Tribuno, la cui condotta scandolosa 1’ aveva reso oggetto di disprezzo e di abbominio in faccia alla nazione, prese colle sue mani medesime il pastorale, che stava preparato sopra 1’ altare di san Marco. Questo fatto appartiene all’ anno 909, circa : esso è vero, ed è narrato anche da altri cronisti ; ma non n’ è poi vero il motivo, da cui Io si dice causato. Ne fu il vero motivo, perchè il popolo contro la volontà del doge lo aveva eletto vescovo. D’altronde, Pietro Tribuno era anzi assai caro al popolo per le imprese di valore operate nel tempo del suo principato, massime per la vittoria ottenuta sugli Unni, nel seno delle nostre lagune. L’ unico dissapore tra lui e il popolo fu per 1’ elezione di questo vescovo, e sono false e smentite da tutti gli altri più antichi cronisti e dalla stessa ragione dei fatti, tutte le calunnie inventate a disonore di lui dal cronista altinate. Un documento dell’archivio patriarcale, esistente ai giorni di Flaminio Cornaro e da lui dato in luce (1),ci ricorda l’investitura data dal doge Antonio Venier al francese Pietro Amely, patriarca di Grado, il dì 11 maggio 1399, nella quale occasione è curiosa la circostanza, che questo patriarca straniero, ignaro della particolarità di questo rito veneziano, credeva divenuto di sua proprietà 1’ anello ducale, che il principe gli aveva posto nel dito, e ricusava di renderglielo. Nei registri autentici della cancelleria ducale si trovano continuamente notate le investiture date dai dogi or all' uno ed or all’altro dei vescovi e dei prelati dello stalo. Qui ne porterò una soltanto, per soddisfare alla curiosità degli amatori delle antiche cose: tutte le altre, poco più, poco meno, ne sono consimili. E l’investitura di Biagio Molin patriarca di Grado, conferitagli il dì 14 dicembre 1429, espressa colle seguenti parole: « MCCCCXX1X. u Expuens ipse cuni ohi ni Venecie populo n simi Marci susceptus est pontifìcalis ba- « protervitatem Pelli Tribuni impiissimi » culo. >• » ducis , noluit ab eo impio investicio- (i) L’ho portato aneli io nel yol. VI « nem recipere * set snpra altare Beatig- della mia Storia dèlia chiesa di Venezia.