anno 1522. hi » benché io mi persuada, che appresso agli uomini prudenti non > avrà luogo questa interpretazione, perchè considereranno non > solo quali siano stali in ogni tempo i costumi e le azioni mie, • ma che io non ho trattato col re di Francia, nè con gli uomini » suoi se non come uomo vostro e per vostra commissione e co- , » mandamento, e mi giustificherà oltre a questo, se io non m* in- • ganno, la probabilità delle ragioni, le quali mi fanno condiscen-» dere in questa sentenza. Noi trattiamo se si debba fare nuova » confederazione con Cesare, contraria alla fede data da noi, agli » obblighi della confederazione, che abbiamo col re di Francia, • cosa che a giudizio mio non vuol dire altro che stabilire in modo » la potenza di Cesare già terribile a ciascuno, che non ci essendo » mai più rimedio di moderarla o di abbassarla, cresca Ctìntinua-» mente in nostro pregiudizio manifestissimo. Non abbiamo cagio- • ne alcuna che possa giustificare questa deliberazione, perchè il » re ha sempre osservato la nostra confederazione, e se gli effetti • non sono stati così pronti a rinnovare la guerra in Italia, si co-» nosce chiaramente, che poiché a questo Io stimolavano i proprii » interessi, non è proceduto da altro che dagl’ impedimenti che • ha avuti e ha nel regno di Francia, i quali hanno potuto prolun- > gare i disegni suoi, ma non potranno già annichilargli, perchè » la volontà è sì ardente alla ricuperazione dello stato di Milano, » la potenza è sì grande, che sostenuti che avrà questi primi im-» peti degl’ inimici, i quali sosterrà facilmente, niuna cosa lo ritar-» derà, che di nuovo non mandi forze grandissime di qua dai » monti. Vedemmo dell’ una cosa e dell’ altra più volte 1’ esempio » del re Luigi, il quale essendo assaltata la Francia con armi molto » più potenti che non sono queste, che di presente la molestano, » congiuratogli contro quasi lutto il mondo colla grandezza delle • sue forze, con la fortezza dei luoghi che sono in su i confini, con » la fede dei popoli facilmente si difese, e quando era nella opi-» nione di tutti gli uomini, che per la stracchezza della guerra gli • fosse necessario il riposo di qualche tempo, mosse subito in Italia