420 LIBRO XXXII, CAPO XXIII. proteltrice, potè innalzare, di fianco alla detta chiesa, un sontuoso edilizio ad uso delle divole sue funzioni. E sino al giorno d’ oggi quest’ edifizio sussiste, ed è uffizialo dai confratelli medesimi, che lo possedono. Luoghi pii, ossia di ricovero, piantati nel secolo XVI, sono i seguenti quattro, dei quali ci dà notizia il Tentori (1). Le Mantel-late, più comunemente Pizzochere, ebbero principio nel 1525. Sono terziarie dell’ordine de’Servi. Da principio vivevano in case private, finché nel detto anno, Matteo Lucchese lasciò loro una casa, non molto lungi dal convento dei frati serviti. Di qua ebbero origine due monasteri dell’ ordine stesso : quello delle Grazie in Burano e quello del Pianto in Venezia; intitolati entrambi alla Vergine addolorata. • Nell’ anno 1557, ebbe principio la pia casa di san Giambattista de’ Catecumeni, a somiglianza di quella, che santo Ignazio di Lojola aveva piantata in Roma. Alcuni pii cittadini si accinsero a questa impresa, acciocché potessero avere istruzione e ricovero gl’ infedeli convertiti nella fede cristiana. Cooperò allo stabilimento di questo progetto il patriarca Vincenzo Diedo, ed il pio luogo fu piantato nella parrocchia de’ santi Ermagora e Fortunato. Vi entrarono i primi catecumeni il giorno della solennità di tutti i santi. A fermezza della pia opera si formò nel seguente anno una congregazione, composta di nobili e di cittadini, i quali col consiglio e coll’ opera la dirigessero e 1’ aiutassero. Colà dimorarono i catecumeni, intorno a tredici anni : poi, cresciutone il numero, la congregazione acquistò alcune case nella parrocchia di san Gregorio e vi piantò, nel luogo, ov’ è di presente, un nuovo ospizio, opportuno per accogliervi da un lato i maschi e dall’ altro le femmine, con in mezzo la chiesa dedicata a san Giovanni Battista. L’odierna fabbrica non è la primitiva: essa fu rinnovata nel 1727. Un anno dopo la fondazione della pia casa dei catecumeni, (i) Luog. cit., pag. 36o e seg.