ANNO 1544. 537 CAPO Vili. * La repubblica è nuovamente tentata dal re di Francia, benché indarno, a rompere la sua neutralità. Sempre più s’ ingrandivano le animosità tra Carlo V e Francesco 1. Quello aveva convocato la dieta generale dell’impero nella città di Spira ed aveva tratto al suo partito tutto il corpo germanico ; sicché la guerra, fu deliberata contro la Francia e la sublime Porla. Francesco I vide la procella, che lo minacciava, e cercò di disperderla coll’ intraprendere militari diversioni nel ducalo di Milano e nel regno di Napoli. Ma quest’ unico appiglio, che certamente sarebbegli riuscito proficuo, esigeva la cooperazione anche dei veneziani. Egli pertanto impegnò il cardinale Farnese ad assumere l’incarico di ritentare un’ altra volta il senato, per conchiudere una lega insieme con lui, a danno dell’ imperatore. Venne a Venezia 1’ eminentissimo, e domandò udienza secreta in Collegio. L’ ottenne, ed ivi pronunziò il discorso, che colle parole del Laugier (1) piacemi riferire : « 11 mio arrivo in questa » città e le proposizioni che sono per farvi, recheranno stupore a » molti: ma voi, che prudentissimi siete, non vi troverete che » motivi di consolazione e di giubilo. Io vengo a chiedervi , in » nome di un gran re, la vostra alleanza, la vostra amicizia. Fran-» cesco re di Francia mi manda a voi, e vi dà con ciò una solen-» ne dimostrazione del suo affetto e della sua stima particolare, » eh’ egli porta alla vostra repubblica. Tocca a voi, a tenore della » vostra consueta prudenza, l’approfittare di questa buona volontà » di lui per lo bene comune e per la vostra particolare utilità ; » tocca a voi l’intendere, che le circostanze attuali e gli ambiziosi » progetti delle altre potenze v’ impongouo la necessità di accettare (i) Star. Feri., lib. XXXV11. VOL. Vili. 43