392 MURO XXXII, CAPO XXI. » come a spirituale ed amorevole padre, e li prometteva di non » partirsi mai dai comandamenti ed ordini suoi, come sapeva anco » esser animo e volere di questi signori ; che però sua santità » dovesse sempre comandarli senza rispetto, che lo troverebbe • sempre prontissimo ad ubbidirla. Fu umanamente accettato da » sua beatitudine, ma disse il papa : Se tal ora non si può compia-» cere a qualche richiesta non è però che 1’ amore si scemi ; ma » però non restate per una o due repulse di tornare ed instare, » che noi sempre vi vedremo volentieri ; e fate come ha fatto il » vostro predecessore che sebbene era scacciato ritornava. Che a » lui pareva (ilpapa) molto umano e benigno, che era uomo di » molla prosperità, e mostrava lunga vita. » CAPO XXI. .... ^ Notizie ecclesiastiche di Venezia, appartenenti a questo secolo XVI. Dopo sì lunga serie di avvenimenti militari e diplomatici, non sarà inopportuno il ripigliar qui la serie altresì dei fatti ecclesiastici accaduti nel presente secolo XVI, in continuazione a quelli che furono narrati nel libro XXIV di questa mia storia. E primieramente incomincierò dal dirne del patriarcato di Venezia. Il patriarca fr. Tommaso Donà domenicano, fu 1’ ultimo, di cui abbia fallo menzione colà (I), perciocché innalzato alla dignità patriarcale nell’ottobre del 1492. Visse al governo spirituale della chiesa veneta intorno a dodici anni, benemerito deir ingrandimento e del decoro della sua cattedrale e del palazzo di sua residenza. Quella infatti arricchì di molte e preziose suppellettili, ed a migliore stato ridusse per i molti ristauri che vi procurò. Questo poi rese migliore col rizzargli dalle fondamenta, per uso e comodo dei patriarchi, un contiguo oratorio battesimale intitolalo a sau Giambattista ; col • ** (i) Pag. 473 del voi. VI.